LETTERA APERTA AI PARLAMENTARI CONTRO L’ABOLIZIONE DEI VOUCHER
“Il dibattito articolato che si stava svolgendo in Parlamento sui voucher è stato improvvisamente annichilito dall’esigenza politica di evitare il referendum con l’emanazione di un decreto legge. Questo ha comportato una soluzione radicale, appunto solo politica, che ha improvvisamente scardinato un istituto che ormai si è radicato nell’economia e nella società.
Sulla base delle numerose segnalazioni e delle richieste di assistenza da parte delle aziende, stiamo misurando gli effetti negativi dell’abrogazione del voucher; gli strumenti residui come ad esempio il contratto a chiamata non sono in grado di coprire una grandissima parte delle prestazioni lavorative gestite con i buoni lavoro.
Agli Imprenditori e alle Imprenditrici non possiamo che consigliare le tipologie di rapporto di lavoro tradizionale, ma l’esito molto spesso è la rinuncia da parte dell’azienda alla prestazione lavorativa. La rigidità degli altri istituti come tempo determinato o part time, i costi indiretti e amministrativi per prestazioni di entità marginale, rendono antieconomico attivare il rapporto di lavoro.
I voucher sono l’unico strumento legale, tracciabile, soggetto a copertura Inps e Inail, idoneo a coprire prestazioni di lavoro saltuarie e occasionali; uno strumento che tutela il lavoratore allontanando le prospettive del lavoro irregolare.
Dopo la riforma del Jobs Act che ha fortemente ridimensionato altri tipi di prestazione come le collaborazioni, il voucher si è radicato in tutti i settori delle nostre imprese associate: commercio, turismo e servizi. Infatti il contesto economico attuale, ben diverso da quello pre-crisi, è spesso caratterizzato da un andamento dell’attività con picchi di intensità e notevole variabilità, da difficoltà di programmare a medio lungo periodo, da riduzione dei margini e quindi da necessità di grande attenzione ai costi.
Non dimentichiamo che il costo del personale è caratterizzato ancora da un ‘cuneo fiscale’ troppo ampio nonostante le reiterate promesse di riduzione da parte dei Governi che si sono succeduti. Anche sul piano sociale, le linee di tendenza delle riforme che si stanno approntando per affrontare il calo dei posti di lavoro e l’attuale e conseguente disoccupazione sia giovanile che degli over 50, avevano naturalmente trovato nel voucher un utile strumento di sostegno al reddito.
Fedagromercati ha sempre sostenuto che nell’attuale economia occorrono strumenti adeguati per cogliere le opportunità di sviluppo e per prevenire la concorrenza sleale rappresentata dal lavoro irregolare.
E’ inutile rivolgersi in campagna elettorale alle piccole e medie imprese, esaltandone il ruolo e le capacità imprenditoriali, quando poi si decide di abolire uno strumento che aveva garantito flessibilità aziendale e sviluppo economico.
Per queste ragioni la nostra Federazione invita tutte le forze politiche a riprendere il confronto parlamentare con l’obiettivo di intervenire durante l’iter di conversione del decreto legge n.25 del 17 marzo con modifiche volte a reintrodurre l’utilizzo del voucher”.
*Di Valentino Di Pisa, Presidente Fedagromercati Nazionale
Editor review
Summary
I TEMPI SONO MATURI. E IL PASSAGGIO DALL'ORARIO NOTTURNO A QUELLO DIURNO E' INELUDIBILE PER VALORIZZARE LE AZIENDE CHE OPERANO ALL'INGROSSO , RESTITUENDO LORO QUELLA CENTRALITA' OGGI PERSA.