ASSEMBLEA CONFCOMMERCIO 2017, DI PISA: “POSITIVO IL NO DI CALENDA ALL’AUMENTO DELL’IVA”

“L’Iva non aumenterà, ve lo dico da ministro dello Sviluppo economico e da esponente del Governo, dopo averne parlato proprio questa mattina con il premier Gentiloni e il collega Padoan, dai quali ho ottenuto ampie rassicurazioni in merito”: è Carlo Calenda, dalla platea dell’assemblea di Confcommercio tenutasi ieri a Roma, a dare l’annuncio che fa tirare un sospiro di sollievo al modo imprenditoriale.

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“La crescita attuale è insufficiente dal punto di vista sociale, economico e finanziario”, ha ammesso Calenda dopo la relazione del presidente confederale Carlo Sangalli, che ha chiesto di “premere l’acceleratore sul pedale delle riforme per sostenere gli indizi di vitalità degli ultimi tempi”.  Per quanto riguarda invece la proposta di tagliare l’Irpef avanzata da Confcommercio, il ministro si è detto d’accordo, ma ritiene “sarebbe più utile per le aziende l’abolizione dell’Imu sui beni strumentali: questa è una battaglia che vale la pena combattere”.

“La notizia che l’Iva non sarà toccata è da accogliere senz’altro positivamente – commenta a caldo il presidente dei grossisti di Fedagro-Confcommercio Valentino Di Pisa – un eventuale aumento avrebbe portato una gelata dei consumi”. “L’intervento di Calenda – prosegue Di Pisa – è stato molto equilibrato e ben calibrato, adeguato al contesto; auspico che tutto quello che ha detto sia rispettato e si traduca in realtà. Oltretutto il Ministro ha spronato le piccole imprese del terziario di mercato a utilizzare gli strumenti dell’Industria 4.0, anche per finanziarsi e beneficiare dei contributi europei, dopo che per anni sono rimasti inutilizzati miliardi di euro”.

“Ci rasserenano le dichiarazioni del Ministro Calenda sull’Iva il cui aumento, siamo certi, bloccherebbe la seppur timida ripresa dei consumi”, mette in rilievo la presidente dei dettaglianti dell’alimentazione Fida-Confcommercio Donatella Prampolini. Ora però occorre prendere immediatamente in mano questioni come il problema dei voucher, che non riteniamo affatto risolto dalla soluzione che vede escluse le aziende con oltre cinque dipendenti, o la possibilità di riportare le perdite per le piccole imprese in contabilità semplificata. Entrambe le misure trovano come freno solo la demagogia che vuole a tutti i costi vedere negli imprenditori, una classe pronta a sfruttare furbescamente le pieghe delle norme, anziché ciò che sono: il motore dell’economia italiana”.

Da un articolo di Italiafruit News

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CALENDA: “L’IVA NON AUMENTA, INDUSTRIA 4.0 OPPORTUNITA’ STRAORDINARIA”

Il ministro dello Sviluppo economico ha confermato le intenzioni dell’Esecutivo sulle clausole di salvaguardia e sui nuovi voucher (“è solo un primo passo”). Gli incentivi fiscali di Industria 4.0 “premiano chi fa gli investimenti e chi vuole davvero far crescere il Paese”.

“Uno straordinario discorso di passione, di contenuto, di forza, che fa capire come Confcommercio abbia una visione chiara del futuro”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, salito sul palco dell’Assemblea 2017, ha definito la relazione del presidente Sangalli. “ll ritmo del cambiamento attuale – ha detto entrando nel vivo del suo discorso – non è quello che dovrebbe essere. E’ importante uscire dalla recessione, ma la crescita attuale è insufficiente dal punto di vista sociale, economico e finanziario”. Il ministro ha poi parlato di incentivi e digitalizzazione, concordando con Sangalli sul fatto che “Industria 4.0 dovrebbe davvero essere chiamata Impresa 4.0 perché disegnata proprio per le pmi. Si tratta di incentivi fiscali automatici che premiano chi fa gli investimenti, chi vuole davvero far crescere il Paese, si finanzia insomma ciò che veramente esiste. E’ un’opportunità straordinaria”. Dopo essersi dichiarato disponibile a contribuire alla soluzione di due questioni aperte sottolineate da Sangalli (eccesso Inail pagato dalle imprese rappresentate da Confcommercio e faccenda Consip), Calenda ha affrontato la questione voucher (“abbiamo fatto solo un primo passo che non chiude la questione”), quella Cnel (“non sono d’accordo con Sangalli, i cadaveri si seppelliscono, non si riesumano) e soprattutto quella Iva: “non la aumentiamo, proprio stamattina ne ho parlato con Gentiloni e Padoan”. Per quanto riguarda invece la domanda di tagliare l’Irpef, il ministro si è detto d’accordo, ma ha sottolineato la sua preferenza per l’abolizione dell’Imu sui beni strumentali. Infine, la Bolkenstein: “gli ambulanti che vivono della propria licenza devono essere tenuti indenni, ma chi fa speculazione deve fare le gare. Per gli stabilimenti balneari, invece, bisogna determinare dov’è il giusto, visto che è insostenibile che lo Stato incassi solo 100 milioni di euro dalle concessioni. Servono soluzioni pragmatiche e non ideologiche”.

Dal sito di Confcommercio

Editor review

Summary

I TEMPI SONO MATURI. E IL PASSAGGIO DALL'ORARIO NOTTURNO A QUELLO DIURNO E' INELUDIBILE PER VALORIZZARE LE AZIENDE CHE OPERANO ALL'INGROSSO , RESTITUENDO LORO QUELLA CENTRALITA' OGGI PERSA.