“L’esperienza del coronavirus, seppur drammatica, deve essere l’occasione per ripensare al ruolo dei Mercati all’ingrosso, alle modalità operative, ai servizi offerti. Un processo di cambiamento all’insegna dell’innovazione. a 360 gradi. Bisogna saper cambiare e non subire il cambiamento. Dobbiamo avere la forza di crescere e migliorare l’offerta dei servizi”. Valentino Di Pisa (nella foto), presidente di Fedagro, è convinto: la crisi generata dall’emergenza scatenata dall’epidemia Covid-19, deve essere non solo un motivo di riflessione per l’intero comparto, ma una spinta a migliorare.

“Da questa vicenda negativa, il mondo dei centri agroalimentari ha dimostrato ancora una volta di essere il nodo nevralgico della filiera. Abbiamo saputo reagire nonostante le difficoltà”. Nell’ingrosso si sono registrati cali che sono oscillati tra il 20 e il 30%, fino al 50% per quelle imprese fornitrici del settore Horeca. Ma c’è chi è riuscito a sfruttare il boom delle consegne a domicilio, incentivando un modello distributivo che non deve essere trascurato finita l’emergenza.

“Ringrazio tutti gli attori della filiera per aver reagito con grande determinazione alle difficoltà e aver garantito sempre il prodotto, nonostante l’emergenza”.

Conclusa questa fase così difficile e complessa, secondo Di Pisa, bisogna comunque cogliere l’occasione anche per tornare a discutere, ma con azioni concrete, dell’orario diurno dei Mercati, che è uno, sebbene non l’unico, dei grandi temi da affrontare in tempi rapidi. “Non possiamo ancora imporlo ma è un argomento non più rinviabile. Serve mettersi attorno ad un tavolo e discuterne”.

Su queste tematiche anche il direttore del CAAT di Torino Gianluca Cornelio Meglio è intervenuto, sottolineando la necessità dei Mercati di pensare ad un cambiamento stando al passo con i tempi.